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Un sito internet contiene molti oggetti e molte informazioni riguardo al soggetto che si desidera raccontare. Questo sito desidera raccontare di me e della mia proposta come psicoterapeuta e come colui che accompagna nel cammino nella direzione del contattare la propria Anima, le proprie potenzialità e l' espressione dei propri valori.
Desidero proporre tre citazioni di Carl Gustav Jung che da sempre mi hanno accompagnato nel percorso personale e in quello di formazione in psicoterapia (ed in realtà anche come naturopata).
Nella pagina precedente, "Il mio stile", ho desiderato delineare brevemente e a grandi linee le caratteristiche che probabilmente maggiormente emergono in me data l' integrazione degli insegnamenti che ho ricevuto, ho cercato e ho esperito.
Ma la citazione di C.G.Jung offre, a mio avviso, un' ulteriore punto di osservazione: egli matura un metodo, frutto di una dialettica fra insegnamenti ricevuti e le tendenze e predisposizioni personali; questo metodo emerge così al punto che la propria struttura identitaria e professionale possono avere uno sguardo comune verso la vita e una spinta interiore che nutre entrambe le disposizioni del vivere come essere umano membro di una società e come professionista interessato ad aiutare e sostenere altri esseri umani alla scoperta, conoscenza, gestione e trasformazione di sè come Roberto Assagioli suggerisce con il suo motto "Conosci, Possiedi, Trasforma".
La seconda citazione ci accompagna così a riflettere che lo psicoterapeuta non "fà" ma in buona misura "è" ciò che compieal netto dell' inconscio e della propria disposizione d' Animo al continuo e attento sforzo e impegno nel coltivare l' attenzione e la conoscenza della propria Vita Interiore e il rapporto fra conscio e inconscio. Tutto ciò con gentilezza e compassione per sè e per ogni relazione che intesse.
Questa citazione è però quella che da sempre, e soprattutto grazie alla personalità e ai valori del mio primo psicoterapeuta, mi accompagna. Come posso io aiutare il mio paziente se non ho prima guardato a fondo in me stesso, continuare a farlo e imparare he l' inconscio non ha confini ne spaziali ne temporali. E' attraverso il percorso psicoterapeutico che ho scelto e continuo a scegliere di vivere con i miei terapeuti che posso scoprire come essere per il mio paziente un possibile aiuto accompagnandolo fin dove io stesso sono riuscito ad arrivare nella relazione fra me, il testimone e la dimensione inconscia che nutre, modula, perturba e rinnova la mia Vita. Come posso chiedere al mio paziente determinati sforzi o determinate espressioni di coraggio o rinuncia se io per primo non mi misuro con le mie personali fonti di dolore, difficoltà, sconfitte e conquiste? Non sarà direttamente risolutivo ma il campo psicosintesico che unisce terapeuta e paziente diviene luogo di risonanze e se anche le menti conscie e razionali non riescono a cogliere le sintonie lo coglieranno sicuramente gli inconsci personali nella reciproca comunicazione e condivisione.
Giuseppe prima e Nives adesso mi accompagnano nella conoscenza, accoglienza e trasformazione di me stesso per un me in continua rivoluzione affinchè le energie che mi strutturano e mi attraversano possano trovare un qualche grado di senso e significato ed esprimersi come il dono che potenzialmente posso essere. Il mio cammino psicoterapeutico vale quanto il percorso di formazione se non probabilmente molto di più. Per questo grazie!!!