Di questi tempi il confine fra la retorica e il più profondo sentire è molto sottile e immersi nelle dinamiche di dissinergia ed è molto difficile far giungere un messaggio sincero e veramente nutrito. Sono un uomo e come tale le condizioni della donna le posso "vivere" soltanto come immagine interiore e attraverso un desiderato e un continuamente conquistato spazio e tempo di riflessione ed empatia che possano aiutarmi a percepire almeno un pochino il mondo femminile. Oltre ad un uomo sono una persona che si dedica alla comprensione della psiche umana, anche come funzione della Natura, che dal primo incontro con il primo psicoterapeuta, ha potuto assorbire da lui ogni tentativo per comprendere e valorizzare la dimensione del femminile insita in ogni uomo e la dimensione maschile in ogni donna e come sia il mondo in cui viviamo. Può sembrare che certi post vengano offerti come forma di autopromozione ma questo in particolare è una forma di riconoscimento, di gratitudine non solo al mio psicoterapeuta ma anche ad ogni donna, che ho incontrato, dalla quale ho potuto apprendere qualcosa su cosa sia l' Anima, cosa significhi contattare il dolore, l' Amore, l' Arte e la Creatività, il senso dell' offerta, il senso del contenimento, della collettività e del contenimento. Viviamo in un mondo patriarcale dove è sempre più dimenticata la parte femminile che può permetterci di risollevare le sorti del genere umano, qualità, quella femminile, che può insegnare a ricontattare la terra, la matrice da cui tutto nasce, l' essere madre e fonte di generazione e rigenerazione piuttosto che esclusiva distruzione (certo ci sono due polarità, anche la distruzione occorre per cambiare ma solo quella diventa un problema). Il mondo maschile sospetto abbia paura, terrore, disorientamento di quella dimensione creatrice che non è lineare e immediatamente comprensibile dalla mente razionale; paura di quella dimensione che sta alla base del potere di eterna trasformazione e potenzialità di raggiungere ogni direzione, ma nel rispetto di fondamenti che ci stiamo però dimenticando. Non intendo dire che il maschile non abbiam meriti, anzi. Ma occorrerebbe che le due polarità iniziassero a comunicare e scambiarsi reciprocamente i doni e le qualità per ricreare un intero e oggi noi maschietti avremmo molto di cui scusarsi, con ogni donna e con noi stessi. Come psicoterapeuta e come uomo ho molto da imparare e desidero non smettere di farlo. Grazie a Tutte Voi perchè proprio come il natale ed ogni festa ricordata non sia solo il giorno che ricorre ma ogni giorno. Al di là di ogni retorica e al di quà di ogni intenzione.